Dwars door Vlaanderen 2017, tattica perfetta per la QuickStep-Floors: Lampaert davanti a Gilbert

Yves Lampaert fa sua la Dwars door Vlaanderen 2017. Sfruttando la superiorità numerica nel finale il belga della QuickStep – Floors allunga sull’Herlegemstraat e si impone in solitaria sul traguardo di Waregem. Alle sue spalle la volata tra i suoi ex compagni di avventura viene vinta dal suo capitano Philippe Gilbert, che allo sprint batte il kazako Alexey Lutsenko (Astana) e Luke Durbridge (ORICA – Scott).

Inizio della primavera del pavé, la Dwars Door Vlaanderen 2017 è corsa ambita, ancor di più con l’ingresso nel WorldTour. Sono dunque numerosi a voler cercare la fuga di giornata. Ci vogliono così una ventina di chilometri perché si formi il tentativo giusto, composto da Kenneth Van Bilsen (Cofidis Solutions Crédits), Lawrence Naesen (WB Veranclassic Aqua Protect), Ben Perry (Israel Cycling Academy), Michael Goolaerts (Verandas Willems-Crelan) e Ivan Savitsky (Gazprom – Rusvelo), ai quali in un secondo momento riesce a rientrare Jon Ander Insausti (Bahrain Merida). Il gruppo non sembra preoccupato e rapidamente concede spazio, fino a sei minuti dopo 60 chilometri.

A quel punto a prendere in mano la situazione è la FDJ, che tiene sotto controllo senza forzare, almeno sino a quando non arrivano i primi muri. Sul Nuovo Kwaremont, posto circa a metà gara, restano ormai solo tre minuti agli attaccanti, destinati a diminuire ulteriormente nei chilometri immediatamente successivi. All’uscita dell’Haaghoek ormai resta solo un minuto agli attaccanti, che devono anche far fronte ai primi inseguitori. Jelle Wallays (Lotto Soudal), Dries Devenyns (Ag2r La Mondiale) e Jempy Drucker (BMC Racing) sono i primi muoversi, anche se senza troppa fortuna.

Il gruppo esplode poco dopo, sotto l’impulso di Philippe Gilbert (Quick-Step Floors). Assieme a lui ci sono anche altri outsider potenziali come Yves Lampaert (Quick Step Floors), Matti Breschel (Astana), Mike Teunissen (Sunweb), Luke Durbridge, Matthew Hayman (Orica-Scott), Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo), Cyril Lemoine (Cofidis), Jelle Wallays (Lotto-Soudal), Marco Marcato (UAE Team Emirates), Alexey Lutsenko (Astana) e Loïc Vliegen (BMC). Ripresi rapidamente i fuggitivi, davanti si forma un gruppetto di una ventina di unità, con FDJ e Cannondale – Drapac che provano a reagire, concedendo comunque subito una quarantina di secondi. Con la strada che torna complicata sull’Eikenberg davanti i più deboli perdono terreno, mentre anche dietro c’è una importante selezione sul successivo Taaienberg, con Edward Theuns (Trek-Segafredo) che prova a fare la differenza.

Il gruppo esplode, ma non c’è abbastanza accordo per rientrare sui primi e rapidamente da dietro sono in molti a rientrare una volta la strada torna piana e liscia. Ai piedi del Vecchio Kwaremont si arriva con un distacco tra testa della corsa e gruppo sempre intorno ai 40 secondi. Lo sforzo di Sep Vanmarcke (Cannonale-Drapac) e Tony Gallopin (Lotto Soudal) sembra poter portare i suoi frutti, ma dopo lo scollinamento nessuno ha modo di rilanciare ulteriormente, con il gruppo che nuovamente si ricompatta ad un distacco invariato dai primi.

Sul Paterberg il momento chiave della corsa. Philippe Gilbert forza l’andatura e rimane da solo per qualche istante, per poi essere raggiunto dai solo Lampaert, Lutsenko e Durbridge. In gruppo è il suo compagno Zdenek Stybar a fare la differenza, seguito poco dopo da Nikki Terpstra, ma nessun altro riesce a rientrare sul duo Quick-Step Floors, malgrado i grandi sforzi di Florian Sénéchal (Cofidis). A 25 chilometri dal traguardo i due rientrano sugli inseguitori, ma non possono forzare ulteriormente avendo due compagni nel quartetto al comando.

Il distacco è di soli 30 secondi, ma non c’è assolutamente alcuna intesa tra gli inseguitori. Mentre davanti si riesce a trovare un equilibrio nei cambi, dietro nessuno sembra averne abbastanza e il gruppo si rifà sotto. A quel punto il vantaggio della testa della corsa è tuttavia ormai vicino al minuto, quando ormai al traguardo mancano solamente 15 chilometri. Lotto Soudal, LottoNL – Jumbo, BMC e Katusha – Alpecin provano in qualche modo ad organizzare un inseguimento, ma i loro sforzi sono vani e il distacco proprio non accenna a calare. Negli ultimi dieci chilometri si arriva dunque con la quasi certezza che a giocarsi la corsa saranno i quattro uomini al comando.

Primo a muoversi è Philippe Gilbert, che attacca sul Nokereberg. Alla sua ruota si porta Luke Dubridge, che tuttavia non ne ha abbastanza per reagire qualche chilometro più avanti all’attacco di Yves Lampaert. L’australiano si lancia all’inseguimento del belga, portando con sé un esausto Lutsenko e un protettivo Gilbert, che ovviamente non tira un metro.

Con l’ex campione del mondo a fargli da stopper, Lampaert si invola verso il traguardo indisturbato, potendo gustarsi la passerella conclusiva. Circa 30 secondi dopo di lui a completare la festa è Gilbert, che si impone senza problemi nella volata dei battuti davanti a Lutsenko. Non molto dopo arriva anche quel che rimane del gruppo, regolato da Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo).

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